Ci congratuliamo con il professor Botond Roska per il Premio Körber per la ricerca scientifica europea 2020

14.10.2020

Il Premio Körberper la ricerca scientifica europea quest’anno va a Botond Roska, professore all’Università di Basilea e direttore dell’Institute of Molecular and Clinical Ophthalmology Basel (IOB). Il premio con una dotazione di un milione di euro è uno dei più prestigiosi riconoscimenti per la ricerca scientifica in Europa.

Roska e il suo team studiano il funzionamento a livello cellulare della retina. Essi impiegano quanto scoperto per sviluppare degli approcci terapeutici contro la perdita della vista e la cecità a causa di malattie retiniche. Al centro dell’attenzione dei ricercatori stanno le terapie geniche finalizzate a rendere nuovamente sensibili alla luce le cellule della retina e in tal modo rinnovare le capacità funzionali della retina cieca. Secondo la Fondazione Körber, Roska, che svolge le sue ricerche a  Basilea, è riuscito a riprogrammare un certo tipo di cellule degli occhi in modo che esse siano capaci di assumere le funzioni dei fotoricettori difettati. A prima vista è un po’ come guardare una pellicola in bianco e nero, ha spiegato il ricdercatore in un colloquio con il giornalista scientifico Ranga Yogeshwar. La sperimentazione cliniuca su persone cieche ha già avuto inizio.

Un premio per una ricerca dal futuro prestigioso

Nella laudatio la Fondazione Körber ricorda che, con i sui lavori Roska ha rivoluzionato l’oftalmologia e oggi è uno dei maggiori esperti mondiali nel campo della ricerca sulla vista e sulla retina. La Fondazione Körber attribuisce il premio ogni anno a ricercatori che lavorano su progetti dal futuro sicuro, dal grande potenziale applicativo e internazionalmente significativi.

«Il riconoscimento costituisce una forte motivazione per me stesso e per le colleghe e i colleghi che lavorano con me per un obiettivo comune nella ricerca molecolare e clinica all’IOB», ha detto Roska. Il premio contribuirà a accelerare lo sviluppo di nuove terapie finalizzate al ripristino della capacità visiva andata öersa.

Fonte

Università di Basilea [1]; Ophthalmologische Nachrichten online [2].

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