Non solo consigli e parole di motivazione, bensì anche misure concrete e la cura attiva dei contatti: questi sono i vantaggi del programma «myAbility Talents®».
Jeannine Sutter, coordinatrice di Retina Suisse Youth, jeannine.sutter@retina.ch
Molti di noi conoscono ciò che descriviamo qui di seguito. Pure la scelta della professione è influenzata dalla nostra disabilità visiva. Durante la formazione dobbiamo spesso compiere uno sforzo supplementare per stare al passo.
Una volta ottenuto il diploma, inizia la faticosa ricerca di un impiego. Non è raro essere confrontati con numerose disdette e nasce l’impressione che molte collaboratrici e molti collaboratori delle risorse umane ancora oggi facciano di tutto per evitare di affrontare l’argomento della disabilità.
Quest’anno ho potuto partecipare a «myAbility Talents®». Il programma offre un’interessante opportunità alle persone con disabilità e/o malattie croniche di ampliare le proprie opportunità di carriera.
È rivolto a studenti, neolaureate/i e persone che hanno completato una formazione professionale nel settore informatico o commerciale. L’obiettivo è quello di far conoscere alle e ai professionisti con disabilità le aziende che promuovono una cultura lavorativa inclusiva, aprendo loro nuove opportunità sul mercato del lavoro.
All’inizio, i partecipanti con disabilità, i cosiddetti talenti, ricevono qualche sessione di coaching, che includono, tra le altre cose, la preparazione del dossier di candidatura e varie proposte su come presentarsi in modo ottimale, conciso e originale. Personalmente, ho avuto a che fare con molte specialiste e molti specialisti del mondo del lavoro e ho constatato che raramente forniscono consigli e istruzioni concrete, quando si tratta di presentarsi con una disabilità.
Coaching e matching
Il coaching di myAbility, invece, si distingue chiaramente da questo. Le e i coach mi hanno fatto un’ottima impressione sia nella teoria che nella pratica: abbiamo strutturato ed esercitato passo dopo passo la nostra presentazione, cercato un filo conduttore, sempre tenendo in considerazione la nostra personalità.
Dopo il coaching è il turno del matching. Le aziende partecipanti selezionano i talenti che desiderano conoscere e i talenti fanno altrettanto con le aziende. Durante un evento online, noi talenti abbiamo avuto l’opportunità di incontrare persone delle rispettive aziende e di presentarci in un colloquio di 15 minuti.
Personalmente sono riuscita a entrare in contatto con otto aziende, tra cui Roche, Novartis, Julius Baer, Generali e UBS. Otto colloqui sono estenuanti, anche sedi breve durata. Tuttavia, ho percepito un’atmosfera più rilassata rispetto a un colloquio di candidatura formale. Le ed i partecipanti delle aziende erano sensibilizzati e preparati a parlare con persone molto diverse.
Job shadowing
Durante la fase successiva si sono svolti i cosiddetti «job shadowing», ossia le aziende hanno deciso quali talenti vorrebbero invitare per uno stage d’osservazione. Si trattava di accompagnare qualcuno dell’azienda durante uno o più giorni. Insieme abbiamo valutato quali reparti potevano essere interessanti.
L’attuazione concreta del job shadowing è stata molto variegata. Presso alcune aziende ho potuto parlare con numerose collaboratrici e numerosi collaboratori, cosa che mi ha permesso di ottenere un’ampia visione, presso altre ditte, invece, ho accompagnato una persona nel suo lavoro quotidiano e ho partecipato alle riunioni. Una società mi ha persino permesso di partecipare quale accompagnatrice a una conferenza interna a Francoforte.
Di norma, le aziende partecipanti non offrono un impiego nell’immediato. Molti propongono stage o programmi di trainee, ai quali si accede più facilmente dopo un’esperienza positiva di job shadowing.
In tutto ciò, l’attenzione è rivolta al networking. Soprattutto per una persona con disabilità, questo è il modo migliore per superare paure e pregiudizi: imparo a conoscere di persona chi mi sta di fronte e lascio che gli altri, a loro volta, sperimentino la mia personalità.
Sostegno a trecentosessanta gradi
Ho incontrato persone molto simpatiche in differenti aziende, riuscendo ad allacciare contatti preziosi. Contatti su cui potrei fare affidamento se decidessi di candidarmi presso la loro azienda.
Nel complesso, posso consigliare vivamente il programma «myAbility Talents®» a tutti coloro che si affacciano al mondo del lavoro. Per me è stato l’unico sostegno a trecentosessanta gradi ricevuto durante la mia ricerca di un posto di lavoro. Non ci si è limitati a consigli utili e parole motivanti, bensì sono state proposte misure concrete e il mantenimento attivo di contatti con aziende di alto livello che prendono sul serio la loro strategia di diversità.
Siete voi le esperte e gli esperti della vostra vita!
Intervista: Jeannine Sutter
Otto domande a Viviane Martin, Junior Talent Manager di myAbility
Come è nata l’idea del programma «myAbility Talents®»?
Nel 2009, Gregor Demblin e Wolfgang Kowatsch hanno gettato le basi per un’iniziativa innovativa: la fondazione di «myAbility.jobs», la prima piattaforma di lavoro in ambito germanofono rivolta nello specifico alle persone con disabilità. La motivazione personale di Gregor è stata quella di fronteggiare con determinazione i numerosi pregiudizi e le barriere con cui si è confrontato in quanto persona con disabilità motoria. La missione: rendere le aziende consapevoli del potenziale delle persone con disabilità e integrare il tema della disabilità quale significativo fattore economico.
Molto più di una semplice piattaforma di lavoro.
Quale complemento, nel 2014 è stata fondata la società di consulenza aziendale sociale myAbility. Allo stesso tempo, sempre più candidate e candidati altamente qualificati e le aziende utilizzavano la piattaforma. L’interesse delle aziende a migliorare e sviluppare le proprie strategie di inclusione è stato particolarmente evidente. Da qui è nata l’idea di dare alle persone con disabilità e/o malattie croniche l’opportunità di fare rete con aziende rinomate e di condividere la loro esperienza nell’ambito di un processo di candidatura e di un posto di lavoro inclusivo. Infine, nel 2016 è stato lanciato con successo il primo programma myAbility Talent®.
Come incentivate le aziende a partecipare al programma?
Le aziende sono alla disperata ricerca di collaboratrici e collaboratori qualificati. Molti hanno capito che la sostenibilità e la diversità rappresentano una parte importante della soluzione. E le persone con disabilità svolgono un ruolo centrale in questa diversità. Al giorno d’oggi, l’individualità e la diversità sono più che mai richieste. Ma a volte le aziende hanno difficoltà a entrare in contatto con questo competente target. Esattamente qui entriamo in gioco noi offrendo il nostro supporto. Quindi il programma per talenti non ha nulla a che vedere con l’«aiuto sociale»! Si tratta di un elemento importante per le aziende partecipanti per rimanere competitive. In qualità di partecipanti, si percepisce questo apprezzamento.
Cosa viene offerto in termini concreti?
I nostri talenti offrono alle aziende l’opportunità di creare team più inclusivi e proporre un posto di lavoro attraente alle persone con e senza disabilità. Lo scambio con esperte/i del settore consente alle aziende di beneficiare della loro esperienza e di migliorare le proprie strategie di inclusione. I nostri talenti sono professionisti altamente qualificati che non solo possiedono un approccio positivo al futuro, bensì sono anche fortemente orientati alle soluzioni. Chi non vorrebbe assumere collaboratrici e collaboratori di questo tipo?
Offrite una qualche forma di sostegno anche alle aziende?
Forniamo consulenza e assistenza alle aziende nel loro percorso di inclusione. Molti aderiscono al programma per talenti grazie alle nostre offerte di formazione per quadri dirigenti. Le aziende si trovano in fasi differenti del loro impegno a favore di una postazione di lavoro priva di barriere, ma tutte dispongono della necessaria apertura per trovare assieme le soluzioni.
Quali obiettivi vi siete posti?
Un talento ci ha scritto: «Posso fare tutto. E questo l’ho imparato da voi». Il nostro obiettivo è quello di potenziare ancora più talenti attraverso il programma «myAbility Talent®», promuovendo ulteriormente la diversità e l’inclusione sul mercato del lavoro. Desideriamo permettere alle persone con disabilità di trovare le condizioni quadro in cui poter realizzare le proprie aspirazioni professionali. Non è giusto dover investire energie per superare gli ostacoli o nascondere una malattia cronica, anziché destinarle al successo professionale.
Possedete sicuramente una visione chiara per il futuro.
Chiediamo alle aziende di superare le vecchie strutture e aprire nuove strade radicando il concetto di inclusione nella loro cultura aziendale. Facilitando gli scambi tra le aziende e le nostre specialiste e i nostri specialisti di talento, miriamo a innescare un cambiamento positivo. Per il futuro, speriamo in un mondo del lavoro più inclusivo, in cui le persone di talento abbiano le medesime opportunità a prescindere dalla loro disabilità.
Qual è il vostro messaggio alle persone con disabilità in cerca di lavoro?
Vogliamo incoraggiarvi e dirvi: siete voi le esperte e gli esperti della vostra vita! Voi vi conoscete meglio di chiunque altro e sapete cosa è giusto per voi. Prendetevi il tempo necessario per riflettere se e come comunicare la vostra disabilità e per prendere una decisione che vi faccia sentire a vostro agio. L’importante è che conosciate i vostri punti di forza e le vostre capacità. Avete competenze uniche che vi renderanno collaboratrici e collaboratori preziosi. Se siete pronti a lanciarvi nella vostra carriera e necessitate di supporto, il nostro programma myAbility Talent® è a vostra disposizione.
Non vediamo l’ora di conoscervi e accompagnarvi nel vostro viaggio.
Le persone interessate sono cordialmente invitate a partecipare al programma myAbility Talent®. Contattateci tramite il seguente indirizzo e-mail:
hello.talent@myAbility.org