Malattia Leventinese

  • Età età adulta
  • Sintomi sensibilità all’abbagliamento, degrado centrale del campo visivo, scarsa acuità visiva
  • Eredità la forma autosomica-dominante
  • Frequenza sconosciuta

La Malattia leventinese è un’affezione ereditaria della retina nota in tutto il mondo e “con radici” in Ticino (è conosciuta anche con il nome di “dominant radial drusen o “Doyne honeycomb retinal dystrophy”).I primi sintomi si manifestano tra i trenta e i cinquanta anni: difficoltà d’adattamento ai cambiamenti di luminosità, forte abbagliamento e un calo progressivo dell’acuità visiva. La causa è una degenerazione della macula al centro della retina. La Malattia leventinese non porta a cecità, ma l’handicap visivo è comunque importante, la guida di veicoli non è più possibile e per leggere ci vogliono dei mezzi ausiliari.

Esami del fondo dell’occhio permettono all’oculista di scoprire la malattia già precocemente. Primi segni sono dei depositi biancastri a disposizione radiale nella macula (le cosiddette «drusen») e attorno alla testa del nervo ottico. La malattia evolve con l’aumentare di questi depositi, che finiscono con unirsi a tappeto, causando la morte dei fotoricettori e un’atrofia generalizzata della macula. La malattia è trasmessa in forma dominante.

Cure per la Malattia Leventinese non ce ne sono ancora, interventi con laser a ioni di argon promettono di ridurre il volume delle drusen. Trattamenti anti-VEGF servirono per stabilizzare una eventual emembrana neovascolare nella coroide.

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