La malattia di Stargardt (chiamata anche Morbus di Stargardt) è la forma più frequente tra le cosiddette degenerazioni maculari giovanili. Tipica di questa malattia è la perdita della visione centrale, mentre la vista alla periferia non è compromessa.
La malattia di Stargardt, chiamata anche “fundus flavimaculatus”, è diagnosticata di solito tra i 10 e i 20 anni d’età . Il suo primo sintomo è il rapido calo dell’acuità visiva. Nella fase avanzata della malattia si osserva spesso un forte cambiamento nella visione dei colori. Sulla retina è visibile una lesione circondata da macchie bianco-giallognole di forma irregolare.
La perdita dell’acuità visiva non può essere corretta con normali occhiali o lenti a contatto. Tuttavia, i mezzi ausiliari, come le lenti di ingrandimento e i lettori televisivi, sono estremamente utili.
Importante: Alle persone con Stargardt è rivolta l’urgente raccomandazione di non assumere supplementi di vitamina A e di proteggere gli occhi con lenti filtranti.
Per la malattia di Stargardt sono in corso sperimentazioni sull’uomo con terapia genica e cellule staminali.
AttualitÃ
Ricerca – Studi clinici – Terapie per le malattie e distrofie retiniche
L’occhio è l’organo con il maggior numero di malattie. La degenerazione maculare legata all’età (AMD) colpisce molte persone nel terzo e quarto anno di vita. Tuttavia, le distrofie retiniche ereditarie come la Malattia Leventinese (ML), la malattia di Stargardt o la Retinite pigmentosa (RP) colpiscono i giovani. Cosa sono queste malattie? A che punto è la ricerca? Cosa possono fare le persone colpite per rallentare la progressione?
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La clinica oftalmologica dell’Ospedale universitario di Basilea sta cercando partecipanti per uno studio sull’evoluzione naturale della malattia di Stargardt.
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Basandosi sui dati scientifici oggi disponibili in merito all’assunzione di vitaminaA in caso di distrofie ereditarie della retina, il gruppo di lavoro AKF (Arbeitskreis Klinische Fragen) del comitato medico-scientifico di Pro Retina Deutschland e di Retina Suisse ha rivisto e attualizzato le raccomandazioni verificate l’ultima volta nel 2009 da Zrenner e colleghi.
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